DUKE ELLINGTON VS. COUNT BASIE
Cari amici, buongiorno. Rompo il ghiaccio ed inauguro questo blog nel quale l'amico Paolo Bolzoni mi ha onorato (indegnamente) di far parte. Il tema è piuttosto ambizioso e prende lo spunto dall' incisione di una session memorabile: Duke Ellinton and Count Basie - first time Partirei da un'analisi ritmico/armonica. Basie , anzitutto, è inconfondibile per un ritmo rilassato : pochi accordi, ma incisivi. L’orchestra ha un drive swingante inconfondibile , fondato su una sezione ritmica “leggera” e precisa (basso pulsante, batteria che spinge con discrezione, chitarra ritmica sempre presente). Ricordo, a tal proposito, l'ossatura primigenia, dai tempi dei Kansas city five e Seven: Count Basie (p.). Freddie Green (g.) Joe Jones (dr.) Walter Page (cb.) Il concetto di “ less is more ” è la cifra stilistica. La sensazione è quella di un motore che gira a meraviglia senza mai sforzare. Ellington , p iù ricco ed orchestrale . La ritmica è meno propulsiva. Egli usa il ...